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Maria Elisabetta Novello | Vicenza, 1974

 

 

Maria Elisabetta Novello ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia concludendo gli studi con una tesi in pittura.

Ha trovato nella componente materica che sta alla base del suo lavoro, la cenere, il modo di concepire la sua poetica artistica. Opera con segni precari, minimi, di memoria antropologica privata e pubblica, sociale e relazionale. Accumula il suo materiale e lo restituisce silente, ma attraversato da un’azione responsabile, con una nuova identità e una nuova immagine.

La sua cenere e polvere è in costante movimento e trasformazione, attraversa ricordo, memoria, tempo, contesti, ma si adegua ad altre esistenze acquistando una nuova "fisicità".

Procede per minime variazioni, lavorando sull'assenza; non vi è oggetto, ma un soggetto, la materia che cancella la rigidità dell'opera, travalica il personale e il collettivo e talvolta nega la sua stessa esistenza. Fluiscono i pensieri sull'irraggiungibile e l'inafferrabile, sul desiderio e sul tentativo di avvicinamento della conoscenza, di rendersi responsabili, partecipati, in continua e fluida azione sul mondo.

L’opera di Maria Elisabetta Novello accoglie un elemento effimero e fuggevole che porta in sé la fragilità del contemporaneo e la bellezza e l’instabilità dell’esistenza stessa.

Il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private, tra cui: VAF Stiftung Collection, MART di Rovereto, Collezione d’Arte Contemporanea San Vito al Tagliamento. Ha vinto numerosi Premi, tra cui: “Premio Amarene Fabbri” (2015), “Premio acquisto per la nuova collezione d’arte contemporanea del Credito Cooperativo di Udine”, “Premio Fondazione VAF” (2014), “Blumm Prize” (2013), “Premio Combat” (2012), “Premio Arti Visive San Fedele” (2010), “Premio Borsista 83.ma Bevilacqua La Masa” (1999).

Vive e lavora a Udine. 

 

 

Maria Elisabetta Novello was born in Vicenza in 1974. She studied at the Academy of Fine Arts in Venice and concluded her studies with a degree in Painting.

Maria Elisabetta Novello found in ash, the material which is at the basis of her work, a way of conceiving her artistic poetry. She works with temporary minimal signs, of anthropological memory, private and public, social and relational. She collects her material and returns it silent, but having submitted it to a responsible action with a new identity and a new image.

Her ash and dust are in constant motion and transformation, passing through remembrance, memory, time, contexts, but they adjust to other existences gaining a new "physicality".

She proceeds by minor changes, working on the absence; there is no object, but a subject, the material that negates the rigidity of the work, goes beyond the personal and the collective and sometimes denies its existence. Flowing thoughts on the unachievable and the elusive, the desire and the effort to approach knowledge, to make ourselves responsible, participatory, being in continuous and fluid action in the world.

The work of Maria Elisabetta Novello welcomes an ephemeral and fleeting element that carries the fragility of the contemporary and the beauty and instability of existence in itself.

Her work is present in public and private collections, including: VAF Stiftung Collection, MART di Rovereto, Collezione d’Arte Contemporanea San Vito al Tagliamento. She has won numerous awards, including: “Premio Amarene Fabbri” (2015), “Premio acquisto per la nuova collezione d’arte contemporanea del Credito Cooperativo di Udine”, “Premio Fondazione VAF” (2014), “Blumm Prize” (2013), “Premio Combat” (2012), “Premio Arti Visive San Fedele” (2010), “Premio Borsista 83.ma Bevilacqua La Masa” (1999).

She lives and works in Udine. 

 

 

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